Il titolo dell’edizione 2021 di SAPIENS FESTIVAL è ispirato (dichiaratamente copiato!) da “Una volta il futuro era migliore” (senza punto interrogativo), l’ultimo pamphlet di Sabino Cassese dato alle stampe da Solferino Libri. Il cursus honorum di Cassese è un infinito elenco di incarichi e riconoscimenti: giudice emerito della Corte Costituzionale, professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa, professore di “Global governance” al Master of Public affairs dell’Istituto di Studi politici di Parigi, e tanto altro ancora. Finissimo giurista, 85 anni, “lucidissima intelligenza per esaminare la storia dell’Italia che uscì dalle guerre e si riprese, entrò nel novero delle grandi potenze, prima di incagliarsi in un pozzo di debito, pigrizia, sfiducia” come scrive Roberta Scorranese nell’intervista a Cassese sul Corriere della Sera in occasione dell’uscita del pampleth in cui il “grande saggio” esamina tempi della nostra storia in cui il futuro sembrava veramente migliore, che avrebbe portato pace, progresso e prosperità. Oggi, invece, com’è? Davvero oggi il futuro non è così migliore? Ci ragioniamo con gli ospiti di Sapiens Festival. E con tutti voi che verrete ad ascoltarli. A presto.